Pagina:Spanò Bolani - Storia di Reggio Calabria, Vol. I, Fibreno, 1857.djvu/231

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   206 libro quinto

prietà. Il re, minacciando severe pene, ordinò che tali oppressioni fossero impedite, e non avessero più a riprodursi, e che i danni fatti dovessero esser pagati da’ Castellani medesimi.

IV. Intanto Maria di Blois, vedova di Lodovico d’Angiò, teneva la fantasia a conquistare il regno al suo figliuolo Lodovico II, che era pure di tenera età. Tale impresa fu addossata ad Otone di Brunsvichio, vedovo di Giovanna I. Il quale nell’ottobre del 1387 partendo da Provenza si avviava alla volta di Napoli. Giunto che fu nel Regno, i baroni di parte angioina si spinsero fin sotto le mura della capitale, e la regina Margherita, seco traendosi Ladislao e Giovanna, ritirò la sua corte in Gaeta. Tutto il reame andò a scompiglio e tramazzo. Si vedevano due femine. a pro di due re fanciulli alimentar la ricrudescenza delle brighe civili. E lo scisma della Chiesa, e lo stato mal fermo in cui si dibatteva la sede pontificia, dava tempo e stimolo alle reciproche offese. Ogni città e terra del reame si scomunò in partiti; nè Reggio stette tranquilla, essendovisi molte bande di cittadini sollevate in favor di Lodovico II. Ma preponderarono i Durazzeschi, e de’ sediziosi, parte fu imprigionata, parte fuggì. I loro beni furono quindi confiscati, e donati a persone benemerite del partito vittorioso.

Ladislao nondimeno, dopo due mesi del sedato tumulto, condonò a’ ribelli Reggini il reato, li ripose nel possesso de’ loro averi, e dimenticando il trascorso, abolì per que’ fatti qualunque procedimento penale. Ladislao intanto era pervenuto all’età di anni quattordici; ed in Gaeta, ove si stava ritirato colla sua corte e colla madre, contraeva maritaggio con Costanza di Chiaramonte. E papa Bonifazio IX, dichiarandosi a favor suo, gli mandava un Legato ad incoronarlo. In questo stesso anno Lodovico II d’Angiò moveva per Napoli; e dopo molti ostacoli gli riusciva d’impadronirsi della città, e di sollevare per sè una gran parte del Regno. Ladislao allora non tollerò di tenersi più oltre chiuso ed inoperoso in Gaeta, ma uscitone pieno di giovanil coraggio, mise ogni studio a rialzare il suo partito dal vile e basso stato in cui era caduto. Nuovi e potenti partigiani acquistò; solo figlio legittimo della Chiesa lo predicava Bonifazio IX, ed il popolo napolitano cominciava a riguardarlo come l’unico avanzo del sangue de’ suoi re. Ladislao, disconosciute le prime sue nozze con Costanza, ivi ad alcuni anni passò a nuovi sponsali colla principessa Maria figliuola del Re di Cipro. La Calabria, non ostante tutto lo sforzo di Lodovico II, rimase fedele a Ladislao.

V. Già dicemmo nel precedente libro che morto in Messina re Federigo d’Aragona, restava erede della Sicilia la sua figliuola Ma-