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capo secondo 211   

CAPO SECONDO

(Dall’anno 1415 al 1431.)

I. Giovanna II. Privilegi de’ Reggini. Loro contese col conte di Sinopoli. Giacomo di Borbone e Giovanna. Il Borbone se ne fugge in Francia. II. Egidio de Grigny cede il castello di Reggio al regio Commissario Filardo Gattola. Patti della cessione. Il Gattola divien castellano di Reggio, ma n’è rimosso ad istanza de’ cittadini. Dissapori tra il conte di Gerace ed i Reggini. III. Pace di Giovanna II col Papa; ma non dura. Lodovico III d’Angiò appetisce la conquista del Regno. Giovanna adotta Alfonso d’Aragona, ed il chiama suo successore. IV. Alfonso entra in Napoli. Lodovico III finalmente si ritira a Roma. I Sindaci di Reggio Galgano Filocamo ed Ambrosio Gerìa ottengono da Alfonso la conferma de’ privilegi, ed altre concessioni. Richiamo de’ Reggini contro gli abitanti di Motta Rossa, Molla Anomeri, e Motta San Quirillo. Tuzio Plutino, Marco Illio. L’Arcivescovo Bartuccio de Miroldo. V. Giovanna II, rappresentata da Alfonso Duca di Calabria, pignora a’ Reggini la Motta San Quirillo, e ne cede loro tutti i diritti di signoria feudale. Condizioni di tal pignorazione. Concessioni fatte da Alfonso a Reggio. VI. Rottura tra Giovanna ed Alfonso. Ella rivoca l’adozione di lui, ed adotta in suo luogo Ludovico III d’Angiò, a cui trasferisce il dominio del Ducala di Calabria. Alfonso parte per la Castiglia. Condizioni di Rggio. Lodi del capitanio Giovanni de Ultrera. I. Sindaci Marco di Salerno e Galgano Filocamo. VII. Reggio è battuta dagli Angioini. Atti di Lodovico III a pro de’ Reggini. I Sindaci Roberto de Logoteta ed Alberico Illio. Privilegi della città. Lodovico viene in Reggio, e concede la fiera franca di San Marco. Provisione a favor delle navi veneziane. VIII. I Sindaci Aloisio Sparella, e Nicola de Mirabello. Nuovi privilegi della città. Controversia tra Reggio e Santagata. Peste in Reggio.


I. Morto Ladislao, ebbe a succedergli la sorella Giovanna II, la quale restata vedova del Duca Guglielmo d’Austria, pose la sua dimora in Napoli, ove seppe trovar larghi conforti alla sua vedovanza. Fu desiderio de’ più potenti Principi napolitani che la regina si rimaritasse, tanto per procurarsi un valido sostegno al trono, quanto per aver successori. Dopo lunga esitanza, ella alfine si prese a consorte Giacomo di Borbone, Conte della Marca, sperando che le sue nozze con un principe della real casa di Francia le farebbero scudo contro le nuove minacce di Lodovico d’Angiò, che non deponeva il pensiero di ritentar l’impresa del Regno. Giacomo sposando la regina non aveva ottenuto il titolo reale, ma solo il principato di Taranto. Non andò molto però ch’ebbe tutte le regie attribuzioni, e la regina il fece partecipe del sovrano comando. Da Giacomo e Giovanna II ottennero i Reggini la conferma de’ loro privilegi.

Era uno degli speciali privilegi della città nostra che chiunque venisse d’altronde a stabilirvi il suo domicilio, avesse libero da ogni