Pagina:Specchio di vera penitenza.djvu/129

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distinzione quinta. - cap. iii. 101

CAPITOLO TERZO.


Dove si dimostra quale è l'utilità e l'effetto della confessione


La terza cosa che séguita di dire della confessione, si è quale è l’utilitade e l’effetto suo; della quale dice santo Ambrogio: Confessio a morte animam liberat: confessio aperit paradisum: confessio spem salutis tribuit; quia non meretur iustificari qui in vita sua peccata non vult confiteri: La confessione libera l’anima dalla morte: la confessione apre il paradiso: la confessione dà speranza di salute; e non merita d’essere giustificato colui che nella vita sua non vuole confessare i peccati. Mostra santo Ambruogio in queste parole, che tre sono gli effetti della confessione. Il primo si è ch’ella libera l’anima dalla morte, e intendesi della morte del peccato. E come questo faccia la confessione, dice san Tommaso che la Penitenzia, in quanto è sagramento, spezialmente1 ha sua perfezione nella confessione; imperò che nella confessione l’uomo si sottomette a’ ministri della Chiesa, i quali sono dispensatori de’ sagramenti. Anche la contrizione conviene ch’abbia in voto, cioè in proponimento, la confessione; altrimenti non varrebbe. La sadisfazione somigliantemente si tassa e impone nel giudicio del prete a cui si fa la confessione: sì che la Penitenzia, quanto a tutte le sue parti, nella confessione riceve compimento e perfezione. Ora, nel sagramento della Penitenzia s’infonde da Dio la grazia nell’anima, per la quale si dà rimessione de’ peccati, che tenevano l’anima morta; e per la grazia, schiusa la morte, si rende all’anima vita. Onde séguita che per la confessione, e colla assoluzione aggiunta, debitamente fatta, si toglie la morte dell’anima, e

  1. In quanto è sagramento speziale, hanno le impressioni dell’85 e del 25. Il nostro Manoscritto: sagramento spirituale. La lezione da noi preferita è nella stampa del primo secolo.

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