Pagina:Specchio di vera penitenza.djvu/161

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distinzione quinta — cap. iv. 133

per lo quale fosse escomunicato. Dagli altri peccatori e’ non dee il confessoro domandare né far fare saramento né promessione di fare o di non fare alcuna cosa; ma basti che dicano ch’abbiano proponimento di fare la penitenzia, la limosina, la restituzione o altra cosa che fare debbiano; e di non fare il peccato, la ’ngiuria, l’usura e simili cose. E allora assolva il peccatore, tuttavia protestandogli, se non farà quello ch’egli gl’ingiugne, che non averà il frutto della confessione e della assoluzione. Della scomunicazione minore, la quale l’uomo incorre participando con alcuno escomunicato nel favellare o nel mangiare, puote prosciogliere il prete che può prosciogliere dagli altri peccati; ed è la forma dell’assoluzione: Ego absolvo te a vinculo excommunicationis, et restituo te sacramentis Ecclesiae. La forma dell’assoluzione de’ peccati che l’uomo si confessa sacramentalmente al prete, si è questa. Fatta prima la confessione generale,e detto dal prete, in luogo d’orazione, acciò che l’effetto dell’assoluzione non abbia impedimento dalla parte del peccatore che si confessa: Misereatur tui omnipotens Deus etc., dica il prete: Auctoritate qua fungor, ego absolvo te, vel ego te absolvo a vinculo excommunicationis, si teneris, et restituo te sacramentis Ecclesiae. Questa assoluzione dee andare innanzi; imperò che chi è legato da minore escomunicazione, non puote ricevere assoluzione degli altri peccati, né niuno sagramento. Poi aggiunga il prete: Ego absolvo te, vel ego te absolvo ab istis peccatis, et ab omnibus allis quorum memomriam non habes. Sono alcuni che ci mescolano certe parole che non sono della sustanzia della forma dell’assoluzione, e però non sono di necessitade; ma quando si dicono, si debbono dire per modo d’orazione, come quello: Misereatur tui omnipotens Deus; et Filius Dei, vel Dominus Iesus Christus per misericordiam te absolvat. Alcuni soggiungono: Passio Domini nostri Iesu Christi, et merita Beatoe Marioe Virginis et omnium Sanctorum etc.; che anche si dice per

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