Pagina:Specchio di vera penitenza.djvu/263

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capitolo settimo. 233

l'umiltà, è come colui che porta la polvere al vento.1 Questa eccellentissima virtù imprese da Cristo la sua benedetta Madre, Vergina Maria: anzi in prima ch’ella vedesse Iesu Cristo incarnato e umiliato, le fu infusa dallo Spirito Santo eccellentissimamente la virtù di perfetta umilità; la quale dimostrò quando dicendole l’angelo Gabriello ch’ella era piena di grazia e benedetta da Dio sopra tutte l’altre donne, e come era eletta a essere madre del Figliuolo di Dio, et ella, umiliandosi, disse: Ecce ancilla Domini, fiat mihi secundum verbum tuum: Ecco l’ancilla del Signore; sia fatto secondo che tu di’.2 Della quale umilità ella poi nella presenza di santa Lisabet, in quello gaudioso cantico,3 il quale, piena di Spirito Santo, ringraziando Iddio e profetando, fece una stanza, e disse: Quia respexit l’humilitatem ancilloe suoe, ecce enim ex hoc beatam me dicent omnes generationes: Imperò che Iddio ragguardò l’umiltà dell’ancilla sua, tutte le generazioni delle genti mi chiameranno beata. Seguitò questa altissima virtù dell’umilità san Giovanni Batista; il quale essendo di tanta perfezione, che Cristo disse in lui: Inter natos mulierum non surrexit maior Ioanne Baptista: Tra tutti i figliuoli delle femmine nati, niuno s’è levato maggiore di lui (onde molti, per la santità sua, credevano ch’e’ fosse Cristo); umiliandosi, disse che non era Cristo, e non era degno di sciogliere la correggia del suo calzare.4 Seguitoronla gli Apostoli santi che a loro succedettono, come mostra la Scrittura santa e le loro leggende, li cui essempli molto debbono muovere noi a umilità.5 Onde dice san Gregorio: Se gli uomini santi, per la virtù della umi-

  1. Così legge ancora il Salviati. E la stampa del primo secolo: come se potessi.
  2. L'antica e la più recente edizione: siemi facto (25: fiami fatto) secondo la parola tua.
  3. Il Testo: galdioso canto.
  4. Mancano nel Testo queste parole: non era degno di sciogliere ec. L'ediz. del 25, in vece di calzare, ha calzato.
  5. Ediz. 85: a vera umiltà. E la più antica soggiunge a queste parole: avere.