Pagina:Sperani - Tre donne, Milano, Galli, 1891.djvu/14

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Le altre protestarono risolutamente.

— Ma che!... Ma che!...

Erano corsi subito, povera gente!

— Subito — confermò la vecchia.

Erano lì altre donne, le quali accennarono tristamente ch’era tutto vero, che gli uomini avevan fatto di tutto per salvare la Giulia. Ma la Cristina Scaramelli — sorella minore di Maria moglie di Sandro — si rivoltò come un serpente, gridando che lei gli uomini non li aveva visti; che d’altronde era ora di finirla con quella storia; che ne avevano parlato tutto il santo giorno, e che lei non ne poteva più. Qualche cosa aveva visto, pur troppo, ma appunto per questo non voleva sentirne parlare. Voleva scordarsene! Loro ci trovavano gusto; ma lei no. Lei non poteva vivere con quell’orrore davanti agli occhi.

E nel suo disgusto uscì in queste frasi:

— Voglio andarmene da questo posto! Non la voglio più fare questa vitaccia, com’è vero che Dio mi sente!...

Le donne la guardarono stupefatte.

Alcune ghignarono perchè questa ribelle Cri-