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solitaria, non circondata altro che dalle casupole de’ contadini e da campi e da boschi, merita che se ne dica almeno qualche parola. La maggiore aveva ventun anno ed era bella e spiritosa, tanto che la fama delle sue attrattive s’era divulgata e il nonno aveva dovuto respingere parecchie domande di matrimonio. Egli aveva in animo di rifiutarle tutte, per non metter fuori la dote. Quanto a lasciarla sposare senza darle nulla, il decoro della famiglia non poteva permetterlo. Ma la ragazza sapeva che a ventiquattr’anni sarebbe stata libera, e s’era già fidanzata in segreto. Le altre quattro erano tutte tra gli undici e diciasett’anni, tutte vispe e graziose, appena vedevano sparire il profilo del nonno, sempre pronte a fare qualche merenda o a ballare. Le merende tutti i giorni, i balli quando il vecchio andava alla caccia.
Nè mancavano i ballerini.
Capitavano sempre al momento opportuno. Dove ci sono fiori, le farfalle svolazzano volontieri.
Quando il nonno andava a caccia la cameriera correva in soffitta e metteva fuori i tappeti per darci aria; era un segnale convenuto, e punto compromettente.
La finestra si vedeva da lontano; quei tre o quat-