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di far la pace. Soltanto la mamma potrebbe tentare.... se il suo orgoglio....
— O Annetta, come parli della mamma! Lei andrebbe subito, se lo credesse utile.
— Non ne sono convinta. Ma non importa. Forse non sarebbe tanto utile.... L’unica persona che, secondo me, riuscirebbe, sei tu.
— Io?.... Ma ti pare?
— Tu, sì; tu sola. Prima di tutto perchè tu non, sei mia madre, nè mia sorella vera, e Paolo può credere più facilmente che tu dica la verità. Poi, perchè tu sai parlare, sai convincere, sai commuovere; e hai una grande influenza sugli uomini....
— Io?!....
— Sì, tu. Non te ne accorgi, perchè non sei civetta. Neppure io me ne accorgevo una volta; ma adesso, vedi, capisco tante cose che prima non capivo.
S’interruppe e restò alcuni momenti pensosa, come se avesse riflettuto sulle cose che prima non aveva comprese e che ora comprendeva.
Agitata, tremante, Emma non fiatava.
— Dunque? — riprese finalmente l’ammalata. — Me la farai questa grazia?
— O Annetta! Come puoi domandarmi una cosa simile?
— Io non capisco che sia una cosa tanto straordinaria.