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tava un lungo mantello di felpina color lontra, che rallungava e rassottigliava; e il suo bel viso appariva fresco, verginale, di sotto al cappellino “Direttorio„ della stoffa e del color del mantello. Soltanto il suo sguardo aveva qualcosa di strano: scattando di sotto alle lunghe ciglie, contornato dalle occhiaie azzurrognole, leggermente affossate, esso aveva, un’espressione così intensa e addolorata, che lei stessa sentiva il bisogno di velarlo abbassando le palpebre appena qualcuno la fissava. Anche quando si ebbe levato il mantello, la sua figura si rivelò correttissima nelle pieghe sapienti di una polonese riccamente drappeggiata.

— Come sa soffrire! — pensò Fausto che la osservava.

I giovani si assisero formando un circolo intorno al piccolo desco. La signora Luisa, ritta in piedi presso all’infermo, continuò a servirlo, rompendogli il pane, tagliandogli il lesso in minutissimi pezzi, mescendogli da bere, ba-