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— Eppure vi sono tanti giovani infelicissimi.

— Efflorescenze, caldane!... Io darei vent’anni di vecchiaia felice per un solo mese delle vostre grandi infelicità!

— Ah! don Paolo — esclamò la governante — Si vede bene che lei è stato un uomo fortunato. Io ho quarant’anni; ma preferirei averne tutto di un colpo sessanta, piuttosto che tornare indietro ai miei venti.

Il prete la guardò stupito; poi, volgendo ai giovani una delle sue occhiate maliziose di vecchio impenitente, mormorò a mezza voce:

— Povera figliuola, capisco!

Ma i giovani non sorrisero. La sola Amelia strinse il bocchino, poi tornò a insistere sui conigli. Non che lei fosse curiosa di quelle vecchie storie; ma le piaceva di far dispetto ai due fidanzati che indovinava impazienti. Don Paolo cominciò:

— Avrò avuto circa otto anni; mio fratello