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ascoltava; sempre lontana col pensiero, attendendo che il noto passo si facesse sentire nell’anticamera.

Il domestico condannato a stare serio o corretto, si mordeva le labbra, impaziente.

La sola governante era penetrata e soffriva.

Non poteva rassegnarsi a quelle ingiurie del suo vecchio padrone, della cui incoscenza e irresponsabilità non poteva convincersi.

Le lagrime le facevano nodo alla gola; soffocava i singulti a fatica.

Dopo un silenzio penoso, scattò.

A lei dire di quelle cose! A lei?.... Con la vita che aveva fatta, irreprensibile e di sacrifici! Vita che don Paolo conosceva benissimo. Insultarla così, dopo tanti anni che lo serviva? Dopo tanto bizze e capricci che lei aveva sopportati! A lei, dopo tante prove di fedeltà e di devozione?...

A questo punto, essendosi esaltata e irritata sempre più con le proprie parole, la po-