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aveva potuto permettere che Fausto si preparasse a morire con lei... per lei?... Ora più che mai, quel proposito di suicidio le pareva un delitto. In conseguenza di quella aberrazione, a cui lei aveva ceduto, Fausto era stato colpito dalla terribile malattia; ed ella doveva vederlo penare così... morire, forse...

Quale punizione!

L’immagine di Fausto, freddo, insensibile, morto... le si fissava nella monte, con la persistenza di un incubo che la schiacciava.

Tuttavia, la sua volontà sempre sveglia e tenace, si ribellava alla truce immagine. No! no! no! Fausto non sarebbe morto!... Lei non voleva che morisse: non doveva morire. I medici dovevano trovare il modo di guarirlo. Si trattava di un giovine robusto, che non aveva sofferto di nessun male: se non riescivano in quel caso, potevano affogarsi tutti quanti erano, professoroni insensati!

Aspettava suo padre nell’anticamera, si av-