Pagina:Speraz - Signorine povere.djvu/163

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La lettera continuava per un’altra mezza pagina piena di follia e di passione sensuale mal mascherata da un esagerato e falso sentimentalismo. Finiva con la preghiera d’una risposta.

La prima impressione di Maria fu di dolore e di dispetto. Un vero disinganno. Vi contava forse Faustino Belli? Vi sono disinganni e dispetti che aprono più prontamente il cuore alla tenerezza; e Faustino era esperto conoscitore dei cuori femminili. Maria fu assai triste quella sera e taciturna fuor dell’usato. Ma parlavano tanto le altre donne intorno a lei, che non ebbero tempo di accorgersi del suo silenzio. Ferveva tra loro una gran discussione a proposito dell’abito di nozze dell’Eugenia e del velo bianco e dei fiori d’arancio. La signora Elisa consigliava un abito di raso bianco e i fiori d’arancio; lo sposo inclinava per una moire antique, rosa pallido, che avevano veduto alla Industria Serica. Poi si trattava di fissare se conveniva andare al municipio col velo ed i fiori d’arancio; o in abito da viaggio.

— Andremo prima in chiesa — diceva Augusto Klein. — Dopo la cerimonia religiosa verremo a casa a vestirci da viaggio.

— Prima in chiesa?,..

— Certo. E’ più bello. Così, dopo la cerimonia civile si fa colazione, e si parte subito.

La signora Elisa non approvava.

In municipio abbondavano i curiosi e la spo-