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dare anche dei concerti e istituirò una scuola agraria, gratuita, con premi. Io credo nell’efficacia dell’educazione estetica. Vedremo se riescirò.

Leonardo faceva grandi cenni di approvazione. Altro che riescire: non c’ era dubbio. Un’idea eccellente!

Antonietta e Riccardo si erano rischiarati. Sentivano sempre che in fondo Paolo voleva beneficarli, ma il beneficio veniva accompagnato da tanta grandezza d’animo, e dissimulato con una delicatezza così squisita, che il loro orgoglio per quanto suscettibile non poteva in alcun modo adontarsene.

— È bello ciò che intendete di fare, è grande, e anche se il successo non dovesse coronare il tentativo, sarà sempre glorioso di averlo tentato...

Questo disse Antonietta e il suo pallido viso si era illuminato e nei suoi occhi sfavillava un lampo d’entusiasmo.

Era la prima volta ch’ella mostrava d’interessarsi così ai nobili progetti del giovine. Egli la ringraziò con un sorriso, felice di avere ottenuto la tanto desiderata approvazione.

In altre serate successive, i particolari e le forme esteriori del progetto fornirono argomento a lunghe discussioni. Intanto venne fatta la stima di tutto ciò che Leonardo aveva ricuperato della sua raccolta, e dei quadri della galleria, e Paolo