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186 | la dama della regina |
meravigliosa Repubblica. Lontani, meditabondi o penetranti, reagivano al fascino dello vittorie francesi, sospettavano il tranello, intuivano il pericolo estremo — la perdita di una patria indipendente, perdita forse irreparabile... Purtroppo non s’ingannavano quei poveri vecchi: un senso profetico era nei loro timori, una visione oscura d’infinita tristezza. Per ciò chiamavano traditori gl’incauti che affrettavano con mezzi, non sempre lodevoli, l’agognata trasformazione....