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sesto cielo, tra quella girandola di spiriti scintillanti che la di vina fantasia così ben dipinse in quei versi:

Poi, come nel percuoter de’ ciocchi arsi
     Surgono innumerabili faville
     Onde gli stolti sogliono augurarsi1,
Risurger parver quindi più di mille
     Luci............

(Parad., XVIII).

10. «Ma che cosa erano», domandò la Camilla, «quelle specie di lune, che tu vedevi balestrate dalle ruote del vascello?».

«Io credo indubbiamente che fossero meduse fosforescenti, cui le ruote travolgevano mano mano, e poi lanciavano in mezzo alle spume turbinose. La loro mole, ed il loro fluttuare ed espandersi, a guisa di soffici nubi, me ne assicurano. Così io credo che piccoli crostacei fosforescenti, o altri animaletti più cospicui delle nottiluche, ravvivassero quelle maggiori scintille, quei piccoli lampi che spiccavano di mezzo all’uniforme chiarore».

«Possibile», replicò la Camilla «che ci fossero tante meduse da mantenere per miglia e miglia di mare una specie di fuoco d’artificio, come tu dicevi, tanto vivace?».

«Oh! il mare è popolatissimo. Poi, non dissi, che, durante la calma, gli animali marini fosforescenti vengono a galla? Del resto, parlando appunto della moltitudine delle meduse, mi ricordo un fatto che ti persuaderà. Un capitano di bastimento, raccontava al Maury2, d’avere incontrato sulle coste della Florida3 un gran banco di piccole meduse, come di così numerosi non ne avea visto mai. Il mare ne era interamente coperto ed egli dovette navigare cinque o sei giorni in mezzo a loro. Quelle meduse navigavano certamente dagli Stati Uniti d’America all’Inghilterra, seguendo una celebre corrente calda, detta Corrente del Golfo (perchè esce dal Golfo del Messico), la quale attraversa tutto l’Atlantico, dall’America all’Europa.

    ruppe le catene e le gomene e sbarattò le navi. Allora Serse fece uccidere tutti gli ingegneri che l’avevano mal servito; e dicono che anche facesse battere il mare colle verghe, perchè tollerasse più docilmente l’altro ponte, che ordinò ad altri ingegneri di costruire con materiale più saldo. Su questo secondo ponte egli passò con tutto l’esercito dalla Troade che è in Asia, nella Tracia che è in Europa. Lo ripassò poi quasi solo fuggendo a precipizio dopo la sconfitta di Salamina.

  1. Pare che fosse costume, al tempo di Dante, e sarà forse ancora, di trarre buono o cattivo augurio dalla copia delle scintille che levansi scoppiettando dal ceppo arso, quando lo si stuzzichi, puntando colle molle, come suole chi stassi oziando al camino.
  2. Maury, Géographie physique de la mer, pag. 50.
  3. Penisola dell’America settentrionale, che divide il Golfo del Messico dall’oceano Atlantico.