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SERATA XIV


Le sorgenti di petrolio.

Il brigantaggio e la scienza, 1. — La piccola Babilonia, 2. — Sgorghi di petrolio, 3. — Magazzini sotterranei, 4. — La caverna petroleifera, 5. — Le fatiche di Ercole, 6. — Il primo pozzo, 7.


1. Eccoci finalmente questa sera alla terza meraviglia, che doveva essere la seconda, anzi l’unica veramente di cui l’ultima volta intendeva parlarvi un po ’ diffusamente, se le idee e le parole non si intrecciassero come le ciliege nel paniere, sicchè, giusta il proverbio lombardo, tirane una, ne vengon dieci.

» Appena ci fummo levati la mattina susseguente del nostro arrivo a Tocco, fedeli alla nostra missione, movemmo tutti insieme per alla volta della sorgente. Dico della sorgente, perchè si parlava di una soltanto, detta sorgente del comune, benchè ce ne fosse un’altra, e forse parecchie. La sorgente del comune sgorga dal lembo estremo della piattaforma, dov’essa si spicca dalla montagna, che si dirama dalla Majella, ma ha il nome speciale di Monte d’Oro. Non so perchè si chiami così: merita piuttosto il nome di Monte dell’Orso, che altri ci suggeriva. Alla sorgente si va per diverse vie. Io preferisco condurvi per quella del piccolo Arollo. Nell’atto di metterci in cammino mi fece specie il vedere come quelli che dovevano servirci di guida erano muniti d’un bravo fucile ad armacollo. — Che? c’è forse paura di qualche cosa! — domandai. — No signore — rispondeva quello che m’era più dappresso, — gli è così.... — Ma non vi sono briganti nei dintorni? — insistevo io, cui non garbava punto di trovarmi muso a muso con quella gente, che sanno per bene impostare un pezzetto delle vostre orecchie all’indirizzo dei vostri congiunti, per averne un buon ricatto».