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eruzione del 79 407

gigantesco, il cui tronco si leva alle stelle, la cui chioma si allarga talmente da sprofondare nella più fitta notte intere regioni. Non vi racconto fiabe. L’altezza del pino dovette superare, talvolta, d’assai quella delle più alte montagne, se è vero che le scorie infuocate sono lanciate talora fino all’altezza di 8000 metri (quasi due volte l’altezza del monte Bianco). Ogni volta che il Vesuvio eruppe dappoi, videro i posteri levarsi una nube, quale l’ha Plinio descritta, sicchè i geologi danno senz’altro il nome di pino vulcanico a quel getto di vapore che costituisce il primo, come il più essenziale fenomeno della eruzione di un vulcano. Vedete come è ben espressa la forma del pino in questo disegno della eruzione del 18221».

«Non sono le lave» interruppe Giovannino «il fenomeno principale dei vulcani?».

«Anzi, sono il meno essenziale, oso dire. Moltissime eruzioni non producono correnti di lava: molti vulcani non ne hanno forse mai eruttate. Invece non v’ha eruzione se non vi ha getto di vapore. Un vulcano che erompe, è una caldaja a vapore che scoppia. Tientelo ben a mente, altrimenti non intenderai nulla dei fenomeni vulcanici, come non ne intesero nulla tanti geologi, i quali andarono a sognare degli agenti vulcanici misteriosi, mentre il vero agente veniva lui a mostrarsi sotto forme così visibili e palpabili. Il vero, oserei quasi dire l’unico agente fisico, chimico e meccanico dei vulcani e del vulcanismo è l’acqua a temperatura elevatissima. Vi ricordate quando vi dissi che i vulcani non sono altro alla fine che sorgenti termo-minerali? Me ne ricordo ben io, e fu quando asserii del pari che i petrolî, le salse, i vulcani di fango, le fontane ardenti non son altro alla fine che parziali forme, o modi di presentarsi delle sorgenti termo-minerali. Un vulcano che cos’è? un getto di acqua (o di vapor acqueo che è poi lo stesso) caldissimo e ricco di minerali. È dunque sostanzialmente una sorgente termo-minerale. Ma torniamo un’altra volta a Plinio, e vediamo di non abbandonarlo finchè non ne abbiamo narrato la luttuosa fine.

7. » Plinio dunque, desto dalla sorella, si reca immediatamente sul promontorio, donde lo spettacolo della eruzione doveva dominarsi in tutta la sua terribile grandiosità. Un fenomeno così grandioso, per chi aveva consacrato la sua vita a studiare la natura, e a magnificarne le forze!... Imaginatevi adunque se

  1. Vedi la figura a pag. 401.