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68 serata iv

volte le loro spume biancheggianti di giogo in giogo, scendendo dalle Alpi, scorrono maestosi a nutrire l’eterna fecondità del piano. Avete inteso che cos’è la porta del ghiacciajo? Quello del Forno vantava la sua fra le più stupende, ed è assai probabile che alla forma ed alla profondità della porta debba appunto il poetico nome di Forno. Ma ( credo sulla fine del settembre dell’anno precedente alla mia gita ) nella più profonda oscurità della notte, uno spaventoso scroscio echeggiò nella valle. La volta di ghiaccio si era sfondata. I suoi ruderi, rappresentati da enormi masse di ghiaccio, venivano travolti dal torrente. Accavallandosi l’uno sull’altro, o incastonandosi nell’angusta gola in cui si getta il Frodolfo al suo sbucar dal ghiacciajo, lo forzavano a rifluire sopra se stesso, finchè fosse gonfio abbastanza per forzare, abbattere e giù travolgere quelle sbarre improvvisate. Il piano di Santa Caterina venne, benchè senza molto danno, inondato; e i beventi, levatisi a mane, videro estatici il piano tutto sparso di massi di ghiaccio. Il più allegro in questa occasione fu l’oste, il quale non tardò ad approfittarsi di quella grazia di Dio per rifornire con poca spesa le esauste ghiacciaje. Ma il ghiacciajo del Forno aveva perduto il suo principale ornamento. Quando lo visitai nel 1864, nuove rovine l’avevano ancor più danneggiato. La curva di quella volta meravigliosa disegnavasi ancora entro la massa; ma il fiume sgorgava tra le macerie cristalline di quella specie di palazzo di cristallo. Non temete però; quando voi andrete a visitare il ghiacciajo del Forno, forse esso avrà riparate le sue rovine; forse si sarà fabbricato una nuova porta, anzi un nuovo arco di trionfo più bello del primo1.

9. » Per avanzarci sul ghiacciajo dovemmo scavalcare la morena frontale....».

«Che cosa? la morena frontale? che affare è mai questo?» domandava più d’uno.

«Ecco un nuovo incaglio! Mi spiccierò anche qui in poche parole.

» Dai monti che sovrastano al ghiacciajo continuamente si spiccano e massi, e frane, e sfasciume d’ogni sorta. Il tutto si arresta naturalmente sui lembi laterali dello stesso ghiacciajo. Per

  1. L’augurio non valse. Il ghiacciajo del Forno andò sempre peggiorando e perdendo terreno in questi ultimi anni, che segnano un periodo di regresso universale dei ghiacciai alpini. Esso diè luogo però ad altri fenomeni interessantissimi per la scienza, ch’io descrissi nell’opera Geologia d’Italia, vol. II, che fa parte della grande pubblicazione L’Italia, edita dal Vallardi.