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XXIV AI CORTESI

ganismo operatore del perfezionamento dell’individuo, della generazione, del popolo e della nazione. E in questa premessa egli trova il principio e la spiegazione di un maggiore o minore progredimento delle nazioni verso un tale o tal altro determinato punto del loro perfezionamento, non che poi di quello della loro culminazione. Ma questa diversità di progresso non nasce già da inferiorità intrinseca di potenza motrice o d’organismo, nasce bensì dalla superiorità degl’impedimenti che il clima frappone alla moltiplicazione ed alla consociazione, quindi allo sviluppamento ed al progresso; senza però che sì fatta superiorità di impedimenti ammortisca né la potenza motrice, né l’organismo operatore. La differenza certa non è che nello sviluppo e nel progresso o accelerato o ritardato dell’influenza del clima.

Fermata questa dottrina, guidatovi, com’ei dice, da massime generali della critica filosofia e della storia dell’umanità, ammette l’origine degli Aborigini italiani, cioè d’incoli primi che non abbiamo onde provare né per attenenza di stirpe aliena, né per autorità di storie, venuti di fuori: queste genti per così