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CAPO XVIII. 19

vecchi non avea quel vocabolo altro vero significato se non che d’uomini di guerra insidiosi e astuti negli aguati1: ed espertissimi in queste maestrie, che suppliscono con la sagacità al difetto della forza, si mostrano pur sempre i Liguri per arte consueta di guerreggiare nelle montagne. Le leggi sacre ognora costumate dai Liguri2 al modo degli altri italici, dan mezzo a conoscere, ch’essi vivevano ugualmente sotto l’impero d’un reggimento sacerdotale: riconoscevano e rispettavano il dritto Feciale, poichè denunziavano la guerra col ministerio di nunzi3: e le stesse loro religioni antichissime non differivano nè meno da quelle che si trovano propagate per altre giogaie, dove gli alpigiani sotto il nome di Penino, trasformato poscia in Giove, adoravano il nume sovrano. Natura, costume e religione, mantenean di tal modo fermi i Liguri nel rozzo stato, e non curanti di que’ progressi, che danno nuove tempre allo spirito umano con affrettare l’operosa cultura dei popoli. Nè valsero tampoco le consuete navigazioni dei Liguri marittimi per aliene contrade a dirozzarli con migliori discipline. Fenomeno in vero notabile, che soprattenne con più lungo indugio il corso della loro educazione morale; mentre che gli altri italiani aveano qual più, qual meno, ingentilita la maniera del vivere, e raddolciti gli animi con temperati costumi.

  1. Quod latent ad insidis faciendas. Varro, l.l. vi. 3.
  2. Liv., xxxvi. 38.
  3. Diodor., in fragm. Vat. T. ii. p. 72.