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Lanzo.


Legislatura DATA
delle
elezioni
ELETTORI CANDIDATI MOTIVI
della vacanza
del Collegio
iscritti votanti ELETTI Voti NON ELETTI Voti
Collegio uninominale
I 27 aprile 1848
28 " "
239 1ª vot. 181
Ball. 185
Genina Luigi, avv., prof. di dir. pen. Univ. Torino 64
99
Armissoglio Senatore Luigi, cons. del magistrato d'app. 63
86
II 22 genn. 1849 237 153 Genina Luzi, avv., prof. di dir. pen. Univ. Torino 80 Valerio Gioachino, dott. 50
III 15 luglio "
22 " "
265 1ª vot. 148
Ball. 191
Genina Luigi, avv., prof. di leggi Univ. Torino 78
99
Guglielmi Francesco, avv. 55
92
Annullamento1
16 sett. 1849
17 " "
302 1° vat. 119
Ball. 106
Guglielmi Francesco, avv. 74
89
Di Robilant c.te Maurizio 23
17
IV 9 dic. " 302 207 Genina Luigi, avv., prof. di leggi Univ. Torîno 135 Guglielmi Francesco, avv. 6 Annullamento2
18 febb. 1850 302 165 Bianchi di Lavagna Pietro, ex intend. gen, di azienda 113 Guglielmi Francesco, avv. 43
V 8 dic. 1853 338 240 Genina Luigi, avv., prof. di dir. pen. Univ. Torino 151 Trombetta Luigi, avv. 72
VI 15 nov. 1857 438 286 Genina Luigi, prof. di dir. pen. Univ. Torino 197 Trombetta Luigi, avv. 77
VII 25 marzo 1860
29 " "
474 1ª vot. 337
Ball. 393
Massa Paolo, avv. 163
211
Genina Luigi, avv. 163
177
VIII 27 genn. 1861 633 447 Massa Paolo, avv. 826 Genina Luigi, avv., cons. di Stato 107
IX 22 ottobre 1865 874 590 Massa Paolo, avv. 948 Genina Luigi, avv.
Del Vitto Giovanni, avv.
106
71
X 10 marzo 1867 866 511 Massa Paolo. avv. 402 Clavarino Luigi, ten. colonn. in ritiro 66
XI 20 nov. 1870 951 444 Massa Paolo, avv. 127 Clavarino Luigi 8
XII 8 " 1874 752 366 Massa Paolo, avv. 362 Voti dispersi 4
XIII 5 " 1876 624 209 Massa Paolo, avv. 222 Cibrario Giacinto, avv. 71
XIV 16 maggio 1880 645 417 Massa Paolo, avv. 277 Cibrario Giacinto, avv. 134
Scrutinio di lista
XV, XVI e XVII Compreso nel collegio di Torino II.
  1. Annullata l'elezione il 13 agosto 1849 per irregolarità avvenute nella formazione delle liste elettorali.
  2. Nella tornata del 26 dicembre 1849 la Camera deliberò un'inchiesta giudiziaria per appurare i seguenti fatti denunziati da due proteste: cancellazione dalle liste di un elettore; il tavolo sul quale gli elettori scrivevano le schede era posto in una camera attigua a quella della elezione e sottratto alla vigilanza dell'ufficio: presenza nella sala di non elettori; il presidente dell'ufficio, prima di distribuite le schede agli elettori, scriveva su di esse un numero progressivo corrispondente a quello di ciascun elettore inscritto nelle liste, agevolando in tal modo il riconoscimento delle schede, e venendo meno la segretezza del voto. — Nella seduta del 21 gennaio 1850, udita la relazione sull'inchiesta operatasi, che confermò l'esistenza della numerazione apposta alle schede, in Camera annullò l'elezione dell'avvocato Genina.