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ventavasi inoltre al più leggiero strepito, ch’egli udisse, ed eziandio a quello dei remi, coll’ajuto dei quali la sua barca tanto sul mare che sui fiumi veniva da altre condotta o rimurchiata al pari di un conquistato vascello1. Non mangiava mai coi Grandi, che invitati aveva a mensa, ad oggetto di poterli considerare con tanto più di assiduità, e d’esattezza2, e se ne giva solo a passeggiare in certi corridoj fatti da lui costruire con lastre di un marmo trasparente, onde aver luogo di veder del continuo ciò che accadeva lungi dal suo cospetto19. Domiziano procurava, è vero, nella misantropica solitudine, in cui ritiravasi, di distrarre o sopprimere il suo tormentoso timore con ogni sorta di sensual compiacenza3, ma i desiderj, ed i sensi di questo voluttuoso, e ghiotto Tiranno incominciarono ben tosto ad indebolirsi, così che poi gli rimanevano ogni giorno molte ore di una noja mortale, quale egli, benché Sovrano di tanti Popoli, e Regni, occupar non sapeva con altro sollievo fuorché con quello di prendere, e d’infilzare alcune mosche.
Se alcuna cosa indur poteva Domiziano ad