Pagina:Storia della decadenza dei costumi delle scienze e della lingua dei romani I.djvu/85

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di bocca il segreto7 per cui Ella veniva da Lui amata con tanto trasporto1. Già fino dalla sua prima gioventù Egli rimirava le torture, e i supplizj con sommo interno piacere2, e questa sua natural barbarie si accrebbe talmente con gli altri di lui vizj allorché ebbe fatto acquisto del Sovrano dominio che in niuna cosa fu così ingegnoso, e sottile come nell’invenzione, ed atrocità dei tormenti, e delle varie specie di morte. Egli, bramava3 che il popolo Romano avesse una sola testa, ed aveva pure formano il progetto di mettere a morte il Senato intero, e tutte le legioni, che al tempo di suo Padre si erano sollevate contro Tiberio; e non eravi alcun detto, che fosse da Lui pronunziato con maggior frequenza di questi, mi odino quanto vogliono purché mi temano; e poscia, ferisci, ed uccidi in modo che Essi sentano di morire4. Si rammaricava fortemente che il suo governo non venisse segnalato da qualche grande, e pubblica calamità, e che per conseguente attesa la troppa felicità dei tempi potesse correr pericolo di cader nell’oblìo, mentre sotto Angusto era avvenuta la strage di Varo, come sotto Tiberio la rovina del Teatro de’ Fidenati. Egli perciò au-

  1. Svet. c. 32, 33.
  2. Ibid. c. 11.
  3. ib. c. 30, 49.
  4. ib. c. 30. „oderint, dum metuant. — ita feri, ut se mori sentiant„.