Pagina:Storia della decadenza dei costumi delle scienze e della lingua dei romani II.djvu/14

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sibile ancora dai combattimenti de’ Gladiatori; e punì inoltre col maggior rigore la rilassatezza, e l’impudenza degli Istrioni1. Nulladimeno egli concedette alla massima parte degli uni e degli altri privilegj tali, che essi non avevano mai ottenuto fino a quel tempo; li liberò dalla sorveglianza dei membri di magistrato da cui per l’avanti erano stati tenuti a freno, e ne ricolmò di ricchi presenti, o così detti corollarj4 coloro, che in special modo si segnalavano.2

  1. Ib.
  2. Sueton. c. 45. Athletis et conservavit privilegia, et ampliavit. Gladiatores sine missione edi prohibuit. Coercitionem in histriones, magistratibus in omni tempore, et loco, lege vetere permissam ademit: praeterquam ludis et scena. — Corollaria et praemia alienis quoque muneribus ac ludis et crebra et grandia de suo offerebat; nullique Graeco certamini interfuit, quo non pro merito certantium quemque honorarit„. Augusto incoraggì i più facoltosi tra i Romani ad occuparsi con esso lui per maggiormente abbellire tutta la capitale, e ad impiegare i loro tesori nella costruzione di opere di pubblica magnificenza. Tacit. Annal. III. 72. All’opposto Egli sgravò bene spesso varj membri de’ magistrati dei sontuosi spettacoli, che essi secondo un’antico costume dar dovevano al popolo, e glie li diede invece a spese del pubblico erario, o del proprio suo scrigno. Fecisse ludos se ait suo nomine quater: pro aliis ma-