Pagina:Storia della geografia (Luigi Hugues) - 2.djvu/158

Da Wikisource.

— 152 —


Il passo di Derbend, alla estremità orientale del Caucaso, è egregiamente descritto dal nostro viaggiatore. «Derbend, che vuolsi edificata da Alessandro sul detto mare (di Bachu), significa stretto, e chiamasi anche Thamircapi (Demir Kapu) ossia Porte di Ferro, e ben le sta questo titolo, essendo mestieri passare per sue porte tutti quelli che dalla Persia, dalla Turchia, dalla Soria e da altri paesi vogliono andare in Tartaria, posciachè tutto il terreno tra il mare di Bachu ed il Mar Maggiore è montagnoso, ed a grande stento si potrebbe transitarlo fuor di questo stretto che è lungo circa 60 miglia, ma atto ad usarvisi il cavallo».

Già si è accennato, trattando di Marco Polo (v. pag. 98), ciò che il Barbaro dice delle sorgenti di petrolio nelle vicinanze della città di Bachu.

Che il Mar Caspio fosse anticamente frequentato da navi di grande portata, arguisce il viaggiatore da che in un magazzino di Derbend vide due àncore di 800 e più libbre l’una, mentre a’ suoi tempi il peso delle maggiori àncore non era superiore a 200 libbre.

Sulle rive dello stesso mare è fatta menzione della città di Strava (Astrabad), celebre per le sue sete chiamate appunto stravine, e, a proposito della industria della seta in quelle Provincie settentrionali della regione persiana, osserva il viaggiatore veneziano che «dovunque si trovano acque si lavora la seta a fili sei, e lungo i fiumi si veggono casolari con caldaie, e vi abbondano i gelsi bianchi. Ai lidi del mare si trovano più terre, come Strava, Labazibenth, Mandradani (Mazenderan?) ed altre, donde vengono le migliori sete».

Delle città persiane, quella che appare la più importante è Sciras «la quale volge con i borghi da miglia venti, ha popolo innumerabile, mercanti assaissimi; perchè tutti i mercanti che vengono dalle parti di sopra, cioè da Ero, Samarcand, e da lì in suso volendo venire per la via di Persia, passano per Siras. Qui capitano gioie assai, sete, spezierie minute e grosse, reobarbari e semenzine».

Altra città grande e commerciante, massime per lavori di