Pagina:Storia della letteratura italiana - Tomo I.djvu/446

Da Wikisource.

tiene, che gli Ambafciadòri Ateniefi
fian pretto rimandati alla lor patria p.
149. ec era uomo dottiflìaro p. 150.
fcrive fopra l’Agricoltura. ivt. altri
libri da lui comporti, ivi. Di dici a
lui attribuiti, di chi fiano p. 151. elogi
che di lui fanno Cicerone e Livio
iviy affai tardi ftudia la Lingua Greca
p. 152. Aio odio contro la Letteratura
Greca onde moveffe p. 153. fu il primo
che aveffe nome di Oratore p. 158,
fu dotto Giureconfulto p. z* Tariffe
qualche cofa di Medicina p. 3)1.334.
nemico implacabile de’ Medici Greci
P- 334Catone
Uticefe Filofofo Stoico p. 310.
Catullo C. Valerio, notizie della fua
Vita pag. 172. Cefare gli perdona pe*
Satirici componimenti contro di lui
fparfi pag, 173. fue Poefie, e ftile di
effe, ivi.
Catulo Q. Lutazio fcrive la fua Vita p268.
Caylus, fuo fentimento intorno alle Arti
degli Etrufchi p. 7, 9. 18.
Cecilio Quinto Gramatico è il primo che
prenda a fpiegare gli Autori Latini p.
354. altro Cecilio Scrittore intorno al
Sublime, ivi.
Cecilio Stazio Poeta, notizie della fua
Vita p. 134. ec- approva le Commedie
di Terenzio p. 136. ec.
Celio Antipatro Storico Romano p. 160.
Celfo Cornelio Scrittore di Agricoltura
lo (ledo forfè che il Medico p. 330.
viffe nel fecolo. d’Augulo p. 34 1«Cerellia Dama Romana (tudiofa della Filofofia
p. 320. Amicizia di Cicerone
con effa calunniata da Dione, ivi.
Cerere fua Statua in Roma, fu la prima
che fi faceffe di bronzo p. 384.
Cefere G. Giulio perdona a Catullo i
Satirici componimenti contro di lui
fparfi p. 173. fue Poefie, e fua Tragedia
p. 195. offefo da Decimo Laberio
lo punifce anteponendogli Publio
Siro p. 220. ec. Cicerone fa grandi
elogj della fua eloquenza p. 249. Singolari
doti del fuo ingegno p. 271. ec.
varj libri da lui feruti p. 272. ec.
Verfato nella Matematica e nella Aftronomia
pag. 273. Penfa di riforma407
re ia Ghirifprndenza, hi, e p. 353.
Favorifce le lettere p. 27-4. Amante
delle Antichità, ivi. Suoi Commentar)
lodati da Cicerone, ivi, alcune
coft in effi riprefe p. 275. Parte di
efli tradotta da Luigi XIV. e da Arrigo
CV. Re di Francia, ivi ec. Libri
da lui fcritti fui corfo delle Stelle
p fc 323. Riforma del Calendario Romano
da lui fatta p. 324. Penfa di
formare una pubblica Biblioteca p. 375»
Chapelain fuo racconto intorno un Codice
intero di Livio p. 289.
Chitone apre fcuola in Roma p. 142.
Chiocciola inclinata trovata da Archimede
ed a che ufo. V. Vite.
Cicerone M. Tullio, fé emendaffe il
Poema di Lucrezio p. 169. fcuopre il
fepolcro di Archimede pag. 67. Sue
Poefie, e giudizio di effe p. 174. ec*
Sua Storia dell! eloquenza Romana p.
157. 229. Sua emulazione con Ortensio
p. 23Ó. Epoche della fua Vita p.
2^9. Si applica a quafi tutte le Scienze
p. 240. Stud; da lui fotti, e mezzi
ufati per divenire eccellente Oratore,
ivi ec. Maniera, che tenne viaggiando
per la Grecia, ivi. Sua avidità
per Io Studio p. 241. Sua eloquenza
e raaravighofi effetti di effa p. 242.
Applaufi che ne riceve, ivi ec. Sua
funefta morte p. 243. Elogi che diluì
han fatto gli antichi Scrittori, ivi ec.
Confronto della fua eloquenza con
3uella di Demoftene p. 245. Accufe
ate alla fua eloquenza da alcuui antichi
p. 248. Suoi egregi libri intorno
aTArte Oratoria p. 249. Suo fentimento
fui decadimento dell’Eloquenza
p. 252. Suoi libri appartenenti a
Storia p. 2Ó9. 270. E* il primo Scrittor
tra’ Romani di Storia Letterar. ivi.
Suoi Studj Filofofici p. 298. ec. Libri
in t«li- materie da lui comporti p. 300.
ec. Efami de’ veri fuoi fentimenti intorno
la Religione e la Morale p. 301.
Sua Morale p. 306. Se i fuoi libri de
Gloria fi fiano perduti per opera dell’Alcionio p. 307. ec. Sue Lettere a
Bruto p. 313. Se il libro de Confolationt
pubblicato dal Sigonio fia fuo p.
314. ec. Sua Biblioteca e quanto ne