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L’altro è il bando dell’autocrate russo che, per una strana coincidenza, porta la stessa data, e che dice come segue:

«Noi per la grazia di Dio etc.

» Dichiariamo pubblicamente. Dopo lunga pace l’Europa occidentale è ad un tratto agitata da rivoluzioni che minacciano di rovesciare tutte le autorità legali e l’ordine pubblico. La rivoluzione scoppiata in Francia si comunicò tosto alla vicina Germania, ed il torrente distruttore si avanzò con una velocità eguale alle concessioni dei governi, e finì per cogliere gli stati austriaci e prussiani, nostri alleati, Oggi quell’audacia non conoscendo più limiti minaccia nel suo delirio la nostra Russia medesima da Dio a noi affidata. Ma così non sarà.

» Secondo l’esempio degli ortodossi nostri predecessori siamo pronti, invocando l’aiuto di Dio onnipotente, a combattere i nostri nemici da per tutto dove si presenteranno; e senza risparmio di sacrifici proteggeremo con inviolabile concordia colla nostra santa Russia l’onore dei nostri Russi, e l’inviolabilità delle nostre frontiere. Siamo convinti che ogni Russo obbedirà alla chiamata del suo imperatore. Che l’antico nostro motto «per la religione, il czar e la patria!» c’indicherà ancora la strada della vittoria; ed allora nel dì di rispettosa riconoscenza, come in oggi nel sentimento di una santa confidenza nel Signore, inalzeremo insieme il grido: «Dio è con noi.»

» Riconoscetelo, o voi pagani, questo vero «Dio è con noi.»

» Dato a S. Pietroburgo il 29 Marzo 1848.»

» Niccolò1


  1. Vedi il IV vol. dei Documenti, n. 130 — il Tempo di Napoli del 20 aprile 1848, pag. 191.