Pagina:Storia della rivoluzione di Roma (vol. III).djvu/334

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mezzo alla universale mollizie degli uomini moderni: virtù in mezzo ai vizi di molti de’ suoi acoliti: parola facile, immaginosa, carezzevole: idee fantastiche che agli ignoranti paiono sublimità; compatimento dei vizi, e pur troppo anco delle scelleranze de’ suoi, e caldo patrocinio d’ogui fido: abiti ed usi democratici, culto idolatra del popolo posto in terra ed iu cielo allato a Dio: queste, se io non fallo, le ragioni della sua potenza. Aggiungi una formola semplice che abbaglia i semplici, i quali credono che il semplice sia facile, e non l’è; perchè composto è l’organismo delle società come quello dell’uomo e dell’umanità, ed in politica buone sono le formole che alle trasformazioni organiche delle società umane, per tempo e per momento di civiltà, s’affanno, non quelle che vogliono soggettare la storia, il tempo, i costumi, la natura. Mazzini parla molto di apostolato e di sacerdozio, e in verità ha natura di sacerdote più che d’uomo di stato: non vedé anch’esso in Italia che la propria casta: vuole costringere il mondo nel cerchio della sua idea eterna, una, immutabile. Che importano a lui i dolori dell’umanità? Tutti i tribolati, tutti i morti in Mazzini son martiri: non sono scritti nell’albo dei liberi cittadini d’Italia, ma il martirologio della fede mazziniana li vendica! Che sono gli anni ed i secoli nel compito dell’idea eterna? Mazzini sa che deve trionfare: par lo sappia da Dio stesso: parla ispirato, parla santo: bestemmia e prega, benedice e scaglia anatema: è pontefice, è principe, è apostolo, è sacerdote. Fuggiti i chierici, a Roma è in casa sua.»

Avendo di questa guisa riportato il giudizio che del Mazzini pronunziarono quattro corifeidei movimento italiano, cioè il Montanelli, il Guerrazzi, il Gioberti e il Farini, speriamo ce ne sapran grado i nostri lettori, e reputiamo che ne inferiranno quanta poca unione non solo, ma qual disaccordo di principi abbia sempre dominato in Italia. £ se ci siamo soverchiamente diffusi in parlar del Mazzini, a noi sembra