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motivi per sospettare che qualche principio di reazione vi fosse realmente. Esaminiamo dunque per chiarircene che cosa presentino di reale le circostanze di quel momento.

E per primo troviamo che due personaggi rispettabili vennero arrestati in quei giorni, il conte Cesare Codronchi1 e monsignor Gallo di Osimo.2

Ma l’arresto che produsse una sensazione vivissima e pose in iscompiglio anche la parte moderata, fu quello del tenente di artiglieria Ermenegildo Rota accaduto nella notte del 4 al 5 di aprile.

Tale arresto arbitrario e illegale provocò subito la seguente protesta dell’onorevole colonnello Steuart comandante del forte sant’Angelo:


«Ai Triumviri,

» Castel S. Angelo 5 aprile 1849.


» Questa notte molti individui armati, parte con veste civica, e parte con veste borgese si sono presentati sgarbatamente al domicilio del cittadino Ermenegildo Rota tenente di artiglieria, e con preteso mandato del governo hanno perquisito tutta la casa di lui, portandone via quanto danaro vi si trovava, non lasciando neppure tanto da camparvi un giorno, e portando via persin le medaglie che io doveva ritirare per distribuire domenica prossima al corpo degli artiglieri.

» Il detto Rota è stato tradotto in arresto. sono in dovere di reclamare a questa violazione delle più alte garanzie militari. Appartenendo il Rota all’artiglieria, doveva qualunque ordine di arresto emettersi coll’organo del ministero delle armi, ed eseguirsi mediante un uffiziale di piazza; su di che indignata e postasi in orgasmo tutta la uffizialltà degli artiglieri, ha preso partito di rac-

  1. Vedi il Costituzionale del 4 aprile 1849.
  2. Vedi detto del 6.