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376 storia

nore incasso o utile che ottenne l’amministrazione ripristinata nell’anno successivo. Di fatto

Nel 1849 si ebbe un sopravanzo depurato di spese di
sc. 336,237,97. 8.
E nel 1850 di » 128,140,46. 5.
soltanto. Questa è dunque una evidenza.

Cosicché la misura in questione, a parte l’ingiustizia dell’abolizione dell’appalto, a parte l’ingratitudine verso il principe Torlonia che ne venne spogliato dopo aver portato colla sua solerzia questo cespite al massimo grado di retta amministrazione (sui lucri della quale fruiva anche il governo), mentre tendeva in apparenza a favorire il popolo minuto, favori invece la classe più agiata la quale seppe e potè tirarne partito, e il popolo non fu per questo nè più povero nè più ricco, nè per l’alleggerimento di un quattrino al giorno fu abilitato a cibarsi di carni se non aveva i mezzi per altra parte.

Intanto i magazzini e le riserve votaronsi, ed il governo repubblicano dovette ricorrere a Marsiglia per avere il sale; e siccome i negozianti marsigliesi non fidavansi della repubblica romana, se si volle il sale, convenne ricorrere al banco Torlonia (di cui chi scrive era ed è uno dei capi) affinchè garantisse il prezzo dei carichi, senza di che la repubblica una e indivisibile di Roma non avrebbe ottenuto dalla repubblica sorella di Francia il sale necessario per condir le vivande. E il banco Torlonia garantì difatti pel governo, che avea spogliato il suo capo dell’amministrazione dei sali, il prezzo dei carichi di sale che si commisero: e questa è pura storia.

Avemmo poi nello stesso giorno 15 aprile un saggio di attuazione della legge agraria, tanto celebre nella storia dell’antica repubblica romana, perchè con decreto del triumvirato ordinavasi la ripartizione ’a favore delle famiglie del popolo sfornite di mezzi, di una grande quantità.