Pagina:Storia delle arti del disegno.djvu/357

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p r e s s o   i   G r e c i , ec. 247

be in Grecia una città libera fatta soggetta ad un’altra, se non quando gli Ateniesi ebbero conquistata l’isola di Nasso1. Quindi non risiedeva in una persona sola il diritto d’esser grande nella sua nazione, e d’eternare il proprio nome ad esclusione degli altri.

§. 11. Si sollevò colla libertà, e si estese, qual rigoglioso ramo su robusto tronco, l’immaginazione di tutti que’ popoli; imperocché siccome lo spirito dell’uom pensoso suole più alto elevarsi se a meditar si trovi in aperto campo, in lungo e spazioso viale, o fu la cima di eccelso edifizio, che se in ristretta cella, o in angusto luogo si chiuda; così la maniera di pensare presso i liberi popoli della Grecia dovea ben essere più sublime che quella delle nazioni al dominio d’un sol uomo soggette. Troviamo in Erodoto essere stata la sola libertà il fondamento della possanza e della gloria, a cui pervenne Atene, la quale finché ad un signore ubbidiva, mai non potè far fronte ai suoi vicini2. Nacque dal medesimo principio fra i Greci l’eloquenza, e cominciò a fiorire quando essi d’una piena libertà a goder cominciarono; indi è che i Siciliani attribuirono a Gorgia l’invenzione dell’arte oratoria3. L’amor della libertà, a cui dennosi le più grandi imprese e le rivoluzioni de’ Greci, gettò presso di loro, fin dal primo nascimento delle repubbliche, i semi d’un pensar nobile e sublime; e come l’aspetto dell’interminata superficie de’ mari, e ’l mirar l’urto delle onde rigogliose sulle petrose coste, ingrandisce i nostri sguardi, e fa sì che lo spirito i piccoli oggetti disdegni; così i Greci sublimi cose, e grandi uomini rimirando incessantemente, nulla d’ignobile


e bas-


  1. Thucyd. lib. 1. cap. 58. pag. 64.
  2. lib. cap. 69. pag. 406.
  3. Hardion Huit. Dissert. sur l’orig. & les progr. de la Rhét. dans la Grece, Acad. des Inscript. Tom, XV. pag. 161. [La ragione, come osserva Hardion, è perchè egli fu il primo che loro la insegnasse; non già perchè in Grecia molto prima, e contemporaneamente a Gorgia, non fossero stati de’ valenti oratori, e maestri di rettorica.