Pagina:Storia delle arti del disegno II.djvu/143

Da Wikisource.

presso i Greci e presso i Romani. 137

rire di Diodoro1, teneasi colà come sacra, e venìa da que’ Greci venerata, come il cane in Egitto. Libere viveano le scimie nelle case, ciò che loro piaceva prendendone; e quelle genti, che loro aveano date delle denominazioni particolari per onorarle, prendeano poscia i nomi loro per imporli ai proprj figliuoli. Or io congetturo che la scimia di Campidoglio fosse un idolo di que’ Greci pitecusei, scolpito da Fidia e Ammonio, artisti di quel paese; altrimenti io non veggo altro mezzo di spiegare come i nomi di due artisti greci leggansi su un simil moftro dell’arte. Sappiamo che Agatocle re di Sicilia andò ad assalire i Cartaginesi in Africa, e che Eumaco suo generale, penetrando sin nel paese di que’ Greci, una delle loro città depredò e distrusse; ma non dobbiamo quindi inferire che sin d’allora sia quella scimia stata trasportata dall’Africa in Sicilia, come un monumento straordinario; poiché la forma delle lettere dell’iscrizione, che hanno de’ tratti simili alle ercolanensi, indicano un’epoca assai posteriore. E’ per tanto da credersi piuttosto che tale scimia assai più tardi sia stata scolpita, e dal paese de’ Pitecusei portata in Roma sotto gl’imperatori; la qual congettura rendesi ancor più verosimile per due parole rimateci sul lato sinistro della base d’una latina iscrizione. Quella comprendeva quattro linee, ma è stata sì guasta che ora non altro chiaramente si legge, fuorchè VII. COS2. Quindi potrebbe credersi che quella colonia greca sussistesse ancora in Africa ai tempi del mentovato Diodoro, e v’avesse sin a que’ dì mantenuta l’antica superstizione3. Nè questa

Tom. II. S sci-


  1. lib. 20. §. 58. Tom. iI. pag. 449.
  2. Queste note se si volessero riferire ai tempi della repubblica non ad altri potrebbono convenire che a C. Mario, il quale fu console per la settima volta: avanti di lui nessuno avea fatti più consolati di Valerio Corvino, che pure non oltrepassò il sesto, Plutarch. in C. Mario, op. Tom. I. p. 422. B. Ma, come avvisammo, le lettere indicano l’età de’ cesari, in cui non è raro di trovare il settimo consolato. [ Nella detta iscrizione COS. vi si legge chiaramente; ma il numero VII. non ho saputo trovarvelo.
  3. Questo monumento non meritava tante osservazioni. Rappresenta un cercopiteco, o scimia colla coda, simile in tutto a quello