Pagina:Storia delle arti del disegno II.djvu/241

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strossi la Grazia comica in tutta la sua amabilità, portò allora sulla scena un più colto linguaggio, un metro più armonioso, e più puri costumi, affine di dilettare ed istruire nel tempo medesimo, pungendo con attico sale il vizio e gli abusi. I pochi, ma pregevoli avanzi, che ci restano di cento e più sue commedie, possono darci un’idea della stretta unione che allor v’era tra la poesia e le arti del disegno, e dell’influenza loro reciproca; e unitamente al testimonio d’altri scrittori farci fede della beltà de’ lavori che Apelle e Lisippo ornarono di tutte le grazie.



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