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402 Storia delle Arti del Disegno

dine di Caracalla, verosimilmente non avrà avuto il peggiore artista a scolpirne il ritratto1. Filostrato fa menzione di certo Aristodemo pittore di quest’età, e scolare di Eumelo2.

[Sotto Settimio Severo...] §. 15. Esaminando i sin qui mentovati lavori appena crederebbesi, che vi fosse stato a que’ tempi un fonditore capace di gettare la statua in bronzo di Settimio Severo3, che vedesi nel palazzo Barberini, sebben essa non possa dirli veramente bella4. La statua esistente nel palazzo Altieri, che dicesi di Pescennio Nigro5, il quale contro Severo ribellossi e ne fu vinto, farebbe ancor più sorprendente della teftè mentovata e di tutte le monete di Pescennio, se effettivamente lui ci rappresentasse; ma la testa s’assomiglia piuttosto a Severo medesimo. La sola statua che abbiamo di Macrino successor di Caracalla stava dianzi nella vigna Borioni.

[...Eliogabalo...]

§. 16. Tiensi come lavoro de’ tempi d’Eliogabalo una statua muliebre di grandezza naturale nella villa Albani, che rappresenta una donna attempata con volto maschile, cosicchè per un uomo prenderebbesi, se il panneggiamento non ne indicasse il sesso: i capelli sono lisciamente pettinati sopra la testa, tirati su per di dietro, e rivoltati. Tiene nella sinistra un volume, attributo straordinario alle figure femminili, per lo che si è congetturato che sia ivi rappresentata la madre di quest’imperatore, la quale assisteva al consiglio


pri-


  1. Di Caracalla osserva il nostro Autore nelle sue Annotazioni su questo luogo, secondo Erodiano lib. 4. cap. 13., che ordinasse a tutte le città d’alzar delle statue ad Alessandro il Grande, di cui egli imitava il piegamento della testa, come si è veduto qui avanti pag. 251. n. b., e come facevano anche i Satrapi della Persia al dir di Temistio Orat. 13. ad Gratian. pag. 175. B. Aggiugne che si vedevano in Roma degli Ermi a doppia testa, da una parte di Alessandro, e dall’altra di Caracalla. Quelli fece innalzare anche delle statue, e de’ busti a Silla, e ad Annibale, che venerava come i più gran capitani dell’antichità. Erodiano loc. cit. Nel Trattato prelim. in fine, pag. CI. Winkelmann loda le teste di lui nel palazzo Farnese, nel museo Capitolino, e nella villa Albani.
  2. Icon. lib. 1. proœm. pag. 76.
  3. Maffei Racc. di statue, Tav. 92.
  4. Ci avrebbe forse fatto prendere miglior concetto dell’arte a’ suoi tempi la quadriga, e le statue di bronzo, che stavano sul citato suo arco, se si fossero conservate.
  5. idem Tav. 110.