Pagina:Storia delle arti del disegno II.djvu/413

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dai tempi d’Adriano ec. 405

ti, nelle quali però non si scopre quell’abilità che è propria degli antichi maestri. Vi sono, a così dire, i colori principali, ma vi mancano le mezze tinte, perlochè la figura acquista un non lo che di pesante. Errano per tanto coloro i quali pensano che allora non vi fosse più scultura in Roma1. V’era altre volte nel palazzo Farnese la base di una statua dell’imperator Gordiano2, che or più non si trova.

[Tempi di Gallieno.] §. 22. La vera epoca della totale decadenza dell’arte dee fissarsi avanti Costantino in tempo de’ torbidi eccitati dai trenta tiranni, che sotto Gallieno sollevaronsi, cioè dopo la metà del terzo secolo dell’ era cristiana. Gli eruditi conoscitori delle antiche medaglie già osservarono che dopo Gallieno in Grecia più non coniaronsi monete d’argento3, e che quanto più cattivo è il conio e vile il metallo usato in quelli tempi, tanto più frequente incontrasi su di effe improntata la dea Moneta, come l’onore sentesi ad ogni parola uscir di bocca a coloro nel cui cuore questa virtù è molto problematica. La testa di Gallieno in bronzo, coronata d’alloro nella villa Mattei, è pregevole per la sua rarità4.

§. 23. D’una statua di Calpurnia, moglie di Tito, uno dei mentovati trenta tiranni, trovasi fatta menzione presso Trebellio Pollione5, il quale così di lei scrive: cujus statuam in templo Veneris adhuc videmus argolicam, sed auratam. I commentatori6 hanno sudato inutilmente a spiegare la voce argolicam, che non involge più nessuna difficoltà, e nulla contiene d’importante per l’arte, se debba leggersi argil-


laceam,


  1. V. Ficoroni Oss. sopra il Diar. ital. di Montf. pag. 14.
  2. V. Lips. Ant. lect. lib. 5. cap. 8.
  3. Nella Grecia asiatica se ne sono coniate almeno sino a Diocleziano, e qualchedune possono vedersi nelle raccolte di Bandurio, di Pellerin, dell’Haym, di Pembrok, nel museo Pisani, e Arigoni.
  4. Si è notato qui avanti pag. 45. not. b., che è di Triboniano Gallo, ed è passata al Museo Pio-Clementino.
  5. Vita Titi.
  6. Baudelot L’utilité des voyag. Tom. I. pag. 123. segg.