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66 Meccanismo della Scultura

§. 20. Quattro figure muliebri compongono la terza pittura: la principale è voltata di prospetto, e siede tenendosi colla sinistra il manto, che dietro le arriva sin sul capo; questo panno è di color violato1, con una striscia verde mare; la veste è di color carneo2. Appoggia la destra sulla spalla d’una bella e giovane donna, dipinta di profilo in bianco ammanto, che le sta vicina, e sulla di lei sedia si appoggia sostenendosi colla destra il mento. La prima figura tiene i piedi su una predella, indizio di dignità. Presso a queste è un’altra bella figura muliebre voltata di faccia, che si fa acconciare i capelli; tien la destra sul petto e la sinistra pendente colle dita in atteggiamento di voler intonare o tasteggiare sul clavicembalo: bianca n’è la veste con maniche strette e lunghe sino ai polsi, e paonazzo n’è il manto con un orlo a ricamo largo un pollice. Più alta è la figura che la sta acconciando, e messa in profilo, in guisa però che si vede anche un poco dell’opposto sovracciglio, e in quello che è espresso, i peli sono più visibili che nelle altre figure. Gli occhi e le labbra insieme strette ne esprimono l’attenzione. A lei vicina è una piccola tavola con tre piedi alta cinque pollici, cosicchè arriva sino a mezza coscia della figura che le sta accanto: ben lavorato n’è il desco, fu cui è una cassettina con parecchie fronde di alloro, vicino ad una fascia violacea3, appressata forse per fregiarne i capelli della figura che se li fa acconciare. Sotto alla tavola è un bel vaso con manico, alto poco men di essa: il colore e la trasparenza indicano ch’è di vetro.

§. 21. Due uomini ignudi e un cavallo formano il quarto quadro. Uno siede voltato di faccia, e mostra nel sem-


bian-
  1. D’oro.
  2. L’abito interiore è bianco, ed è fottile in modo, che fa trasparire avanti al petto il color della carne, ed ha una balza di color ceruleo.
  3. Delle due fascette, che vi sono sopra, una è bianca, l’altra e rossastra.