Pagina:Storia delle arti del disegno III.djvu/317

Da Wikisource.

s u l l e   R o v i n e   d i   R o m a. 299

in cui vi è registrato il nome di Anicio Paolino giuniore, che fu console nell’anno 334.:

D. N. CONSTANTINO. MAXIMO. PIO. FELICI. AC
TRIVMPHATORI. SEMPER. AVGVSTO. OB. AMPLIFI
CATAM. TOTO. ORBE. REM. PVBLICAM FACTIS. CON
SILIISQ.       S.       P.       Q.       R.
DEDICANTE. ANICIO. PAVLINO. IVNIORE. C. V. COS

ORD. PRAEF. VRBI


S.   P.   Q.   R.


AEDEM. CONCORDIAE. VETVSTATE. COL
LAPSAM. IN. MELIOREM. FACIEM. OPERE
ET. CVLTV. SPLENDIDIORE. RESTITVERVNT


e all’altro tempio, di cui si vedono gli avanzi sotto il Campidoglio, creduto lo stesso della Concordia, e che io in altra occasione1 ho detto restaurato in questi tempi, colla iscrizione sull’architrave:

SENATVS POPVLVSQVE ROMANVS
INCENDIO CONSVMPTVM RESTITVIT


  1. Tom. iI. pag 413. not. c. A questo luogo il nostro Autore non crede che fosse quello il celebre Tempio della Concordia; e ivi ho accennato, che il Nardini al luogo ora citato è dello stesso sentimento, apportando ottime ragioni per farne dubitare. Ma pure io inclinarci a pensare che anzi lo sia: in primo luogo per la riferita iscrizione, che vi fu trovata per testimonianza del Marliano, e di Lucio Fauno: in secondo luogo perchè Benedetto nell’Ordine Romano, che riporteremo quì appresso, dice il Tempio della Concordia accanto all’Arco di Settimio Severo, e lo fa capire ancora intiero, non per altra ragione nominandolo, che per indicare ove stava quell’Arco, e dove passava il Papa; al qual effetto lo scrittore non avrebbe mai dovuto nominare il Tempio della Concordia, che il Nardini colloca più in là di questo, verso la Consolazione, del quale al tempo, in cui fu scritto l’Ordine Romano, forse non vi era vestigio; o se vi era, non doveva andarsi a cercare una fabbrica sì lontana dall’Arco, lasciando la più vicina intiera: e che in fatti di questa intendesse parlare Benedetto si può arguire da Poggio Fiorentino, il quale scrisse prima del Marliano, e la chiama anche Tempio della Concordia o perchè ricavasse tal nome da quella iscrizione, che ancora vi fosse esposta; o se era sotterrata, perchè si era continuato a chiamarlo Tempio della Concordia per tradizione. Nello stesso senso di questo scrittore dell’Ordine Romano parlava anche Dione Cassio lib. 58. cap. 11. pag. 885. Tom. iI. dicendo il Tempo della Concordia vicino al carcere. Servio ad Aeneid. lib. z. vers. 116. lo dice vicino al Tempio di Saturno: Templum Saturni, quod est ante Clivum Capitolinum, juxta Concordiæ Templum; chechè ne dica il Nardini. La difficoltà, che porrebbe nascere dalla iscrizione postavi sul frontispizio, non importa contradizione; potendo benissimo stare, che ma il Senato lo restaurasse per l’antichità, e pescia per un incendio al tempo, che al luogo citato motivammo.

P p 2 Pro-