Pagina:Storia delle arti del disegno III.djvu/399

Da Wikisource.

s u l l e   R o v i n e   d i   R o m a. 381

torno la piazza, atterrando le casupole, che le stavano troppo vicine, per comprar le quali fpefe dieci mila scudi. Maggior restauro fu fatto alla Colonna di M. Aurelio, ornata anch’essa colla statua dell’Apostolo delle Genti s. Paolo, spendendovi fra tutto altri scudi dieci mila1. I due Cavalli del Quirinale, che prima stavano avanti alle Terme di Costantino, Sisto li fece restaurare, e collocare ove si trovano al presente un poco più in quà da quelle verso il palazzo pontificio. Egli ebbe cura, anche dell’Anfiteatro, come diremo; e fece condurre a proprie spese di 300000. scudi l’acqua detta Felice dal suo nome quando era cardinale, accanto alle Terme di Diocleziano per inaffiare i colli Viminale, Esquilino, e Quirinale2. Alessandro VII. fece rivenire di marmi la Piramide di Cestio in parte scrostata3; e Clemente XII. fece rendere isolato l’Arco di Costantino, e risarcirlo. Il Panteon restaurato tante volte sin dal tempo degl’imperatori, come li è detto, e forse prima di tutti dall’imperator Domiziano4, dopo che furongli tolte le lamine di metallo dorato, che lo coprivano, dall’imperator


Co-


  1. Secondo i registri della computisteria camerale, gentilmente comunicatimi dal sig. Giovanni Fenucci, giovane erudito addetto alla medesima, nella Colonna di M. Aurelio tra il restauro, e la statua vi furono spesi scudi 9660., non compreso il metallo del valore di scudi 1597., e del pefo di 12777. libbre, data dalla Camera. La Colonna Trajana importò scudi 1837. tra il piccolo restauro, e il lavoro della statua, il di cui metallo del valore di scudi 1691.25., e del peso di 15530. libbre, fu dato parimente dalla Camera. Per far la piazza intorno furono spesi 10000. scudi, 6000. de’ quali furono somministrati dal Senato, e Popolo Romano, forse per la cura speciale, che ha sempre avuta di questa Colonna, come osservammo alla pag. 355. Fra queste spese non vi si parla punto di lavoro fatto per iscoprire la base, che probabilmente era già stata scoperta per ordine di Paolo III., come accennammo. Poggio Fiorentino al luogo citato alla p. 373. n. b., scrive, che la Colonna di M.Aurelio era stata colpita da un fulmine; ma non dice il quando. forse sarà un effetto di esso il fuoco, che si vede aver patito la Colonna in qualche parte, per cui vi sono stati necessari maggiori restauri, siccome ancora perchè è sempre stata più esposta alle ingiurie dell’aria per il luogo, ove si trova, non tanto riparato dalle case, e dai monti come la Trajana, che è anche lavorata di un più basso rilievo.
  2. Vedi il Cassio Tom. I. per. 1. num. 34. pag. 311. segg. L’acqua Sabbatina, o Trajana, di cui parlammo innanzi, la fece ritornare Paolo V., accrescendola di molto. Si veda lo stesso Cassio loc. cit. n. 19. p. 353. segg.
  3. Leggasi il Discorso fatto sopra di essa in quella occasione da Ottavio Falconieri, inserito nel Tomo IV. delle Antichità Romane del Grevio, e in fine della Roma antica del Nardini.
  4. Così spiego Cassiodoro in Chron. pag. 387., e l’autore di un catalogo degl’imperatori romani presso l’Eccardo Tom. I. col. 30., i quali dicono, che Domiziano fece l’Iseo, il Serapio, e il Panteon.