Pagina:Storia delle arti del disegno III.djvu/455

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aut terrestrium infantes ullam partem percipiunt, neque circum eorum sepulcra, & monumenta, ac cadaverum expositionem commorantur, aut adsident: nam leges id non permittunt; quia hoc nefas sit, cum ii in meliorem, ac diviniorem conditionem simul, locumque concesserint: sebbene poi col tempo non fosse troppo osservata; e forse non ebbe luogo nel figlio d’Alcamene, il cui bustino mostra l’età più avanzata, almeno di circa i sette anni. Solevano parimente i Gentili far voto, e consecrare agli dei il capo de’ loro figli, o i loro capelli, o parte di essi, come abbiamo da Tertulliano1, che vale per molti altri testimonj, che potrebbero addursi: Quis non exinde aut totum filii caput reatui vovet, aut aliquem excipit crinem, aut tota novacula prosecat, aut sacrificio obligat, aut sacro obsignat, pro gentica, pro avita, pro publica, aut privata devotione? e da Esichio nel commentario sopra il Levitico2: Student Pagani caput puerorum offerre demonibus: e usarono principalmente i padri fare quelle consecrazioni, e delle feste, e sagrifizj agli dei per la prosperità dei loro figli appena erano nati3. Ma se vogliamo dare la spiegazione più semplice del nostro soggetto, diremo, che vi si fa un sagrifizio agli dei per la prosperità, e buona educazione del figlio, rappresentato in quel busto, e simboleggiata ottimamente l’educazione collo stecco, che tiene il padre nella mano destra, tale rilevandosi senza dubbio nel marmo, e non già un volume, per indicare, che la buona educazione si ottiene coll’ajuto degli dei, e colla cooperazione dei genitori, procurando di modellare, e formare i costumi dei figli, come gli scultori modellano, e formano la creta, e la cera, cui danno collo stecco la figura, che vogliono, come si vede nei monumenti, che ricordai al luogo citato: e allora al nostro monumento si potrebbe applicare ciò, che dice appunto Giovenale4 dell’educazione dei figli:

Exigite ut mores teneros ceu pollice ducat,
Ut si quis cera vultum facit.


La donna stolata farà la madre, o altra donna appartenente


ad


  1. De anima, cap. 39. Vedi qui avanti Tom. I. pag. 190. not. c.
  2. lib. 6. cap. 19. in Biblioth. Patrum, Lugd. 1677. Tom. XII. pag. 136. H.
  3. Vedasi Giacomo Filippo Tomasini De donariis vet. cap. 10., in Thes. Antiq. Rom. Grævii, Tom. XII. col. 799. seg.
  4. Sat. 7. vers. 237.