Pagina:Storia di Milano II.djvu/209

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Vicende infelici de’ Francesi. Francesco II Sforza, riconosciuto duca di Milano. Venuta in Italia di Francesco I re di Francia, ed assedio di Pavia.

(1519) L’odioso governo che il Lautrec faceva dello stato di Milano aveva fatto emigrare un buon numero di cittadini, o per sottrarsi alla violenza o per aspettare un miglior tempo, sotto un meno arbitrario governo. Girolamo Morone, il quale era l’âme de toutes les intrigues, et le vèritable chef des mècontens, dispose che questi esuli malcontenti si radunassero in Reggio di Lombardia, città che allora era posseduta dal papa, e quest’adunanza avea per oggetto l’espulsione de’ Francesi dall’Italia, e lo stabilimento della casa sforzesca sul trono di Milano, col riconoscere per duca Francesco, duca di Bari, fratello del duca Massimiliano, e figlio del duca Lodovico Maria. Per comprendere quali apparenze vi fossero da concepire quest’idea, conviene dare un’occhiata alle combinazioni politiche generali di que’ tempi. L’imperator Massimiliano avea terminata la sua vita il giorno 12 di gennaio 1519, e, malgrado gli uffici della Francia, era stato eletto imperatore il re di Spagna Carlo, il quale rese poi nelle serie de’ cesari famoso il suo nome di Carlo V. Questo monarca, nel vigore del ventesimo anno dell’età sua, favorito dalla natura d’un animo attivo, elevato, passionato per farsi un nome, favorito dalla fortuna, che gli avea dati i regni delle Spagne, quei delle due Sicilie, la Fiandra, l’Olanda e gli stati della Germania;