Pagina:Storia di Milano II.djvu/249

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della nascita di Carlo V. Frattanto negli otto precedenti giorni gli Imperiali incessantemente, anche di notte, diedero l’allarme ai Francesi, e col favore dello strepito di trombe e de’ timpani guastarono per qualche tratto le mura del parco, sicchè alla minima scossa cadessero poi. Queste mosse ingannarono i Francesi, che credettero uno de’ molti falsi allarmi anche l’attacco importante del giorno 24. Per essersi gl’Imperiali accostati così d’appresso al campo francese, il te tenne un consiglio nel quale Luigi d’Ars, il Sanseverino, il Galiot de Genouillac, il maresciallo di Chabannes, il maresciallo di Foix, e il famoso la Tremouille opinarono che fosse da abbandonarsi il blocco di Pavia e ritirarsi a Binasco; ma prevalse il Bonivet, secondato dal Montmorenci, da San Marsault e da Brion, i quali adularono l’inclinazione del re, che già aveva promulgato per l’Europa, che o prendeva Pavia, o vi periva874.

L’ammiraglio Bonnivet ebbe il comando di quella giornata. Il campo francese, esteso più di tre miglia, era postato in guisa che impediva l’ingresso da ogni parte in Pavia,