Pagina:Stowe - Il fiore di maggio, 1853.djvu/235

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mostra evidentemente che poco ancor gli resta a vivere. Ad onta della povertà, bisogna che ogni articolo del mobigliare abbia il miglior aspetto possibile. Il piccolo cantonale, che contiene qualche tazza della China, ed uno o due cucchiali d’argento, preziose reliquie di giorni più fausti, è disposto con gelosa eleganza, e la vecchia cortina di mussola bianca, fu con ogni cura bucandata, amidata e stirata col ferro, e posta in opera con esatta precisione. Sul tavolo coperto d’una bianca tovaglia sta disposto qualche libro, qualche oggetto di arte o ninnolo di fantasia, ed una miniatura, che sebben guasta nel colorito, è più preziosa per la vedova che tutto assieme il suo mobigliare.

La signora Ames è seduta sul seggiolone, guarnito da un origliere su cui s’appoggia, ed attende a approntar del lavoro; mentre sua figlia, giovinetta dalla persona svelta e slanciata, dall’aspetto pallido e sofferente, se ne sta alla finestra intenta a cucire.

La signora Ames era stata altre volte moglie ad un negoziante rispettabile, e madre di molti teneri figli. Ma l’avversa fortuna l’aveva perseguita con una costanza, che pareva essere la conseguenza d’un fatale decreto del destino. Dapprima considerevoli perdite negli affari; poi lunghe e costose infermità nella famiglia, in seguito la morte di molti figli. Fu costretta poi a vendere la casa, di cui era proprietaria ed i mobili di cui era fornita, e ritirarsi in un modesto alloggio, più conforme alle sue sciagure; poi, colle reliquie d’un’antica fortuna abbandonando i patrii lidi, incominciare una novella esistenza attraverso i mari. Ma non appena l’esigliata famiglia ebbe tocco il porto, improvvisa morte