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Pagina:Straparola, Giovanni Francesco – Le piacevoli notti, Vol. II, 1927 – BEIC 1930632.djvu/154

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148 notte decima

ad imparar meglio di quello che fin ora aveva fatto. Il prete, ch’era spesse volte da Andrigetto appresentato, dubitò che non l’abbandonasse, e andasse altrove a confessarsi; e però datagli l’assoluzione e la lieve penitenza, il licenziò: ed Andrigetto, messogli un fiorino in mano, allegro si partí.

Occorse che, dopo poco tempo, sopravenne ad Andrigetto una grandissima infermità; la qual fu di tal maniera, che tutti i medici lo diero per morto, e l’abbandonorono. Gli amici ed i parenti, vedendo la sua infermità per lo detto de’ medici esser mortale ed incurabile, con destro modo gli fecero intendere che si confessasse e ordinasse i fatti suoi, sí come appartiene ad ogni catolico e buon cristiano. Egli, che era tutto dedito ad arricchirsi, nè pensava giorno e notte ad altro che ingrandirsi, non temeva di morire, anzi deleggiava coloro che li rammentavano la morte; e facevasi recare ora una cosa or l’altra, prendendo di quelle trastullo e gioco. Or avenne che dopo molti stimoli degli amici e parenti, egli volse compiacerli; e comandò che Tonisto Raspante suo notaio e pre’ Neofito suo confessore fussero chiamati, che voleva confessarsi e ordinare i fatti suoi. Venuto il confessore e il notaio, s’appresentaro a lui; e dissero: — Messer Andrigetto, Iddio vi dia la vostra sanità. E come vi sentite? State di buon animo: non abbiate timore, che tosto vi risanarete. — Rispose Andrigetto, che era molto aggravato, e che prima voleva ordinare e fatti suoi e poi confessarsi. Il confessore diede fede alle sue parole, essortandolo molto che si ricordasse di messer Domenedio, e che si conformasse con la sua volontà; che, cosí facendo, li restituirebbe la sua sanità.

Andrigetto ordinò che fossero chiamati sette uomini, i quai fussero testimoni del suo nuncupativo ed ultimo testamento. Venuti i testimoni ed appresentatisi all’infermo, disse Andrigetto al notaio: — Tonisto, che vi viene per mercede di pregare un testamento? —Rispose Tonisto: Secondo il capitolare de’ notai, è un fiorino; poi, piú e meno secondo vogliono i testatori. — Or, — disse Andrigetto, prendene duo, e fa che tu scrivi quanto io ti comanderò. — Il notaio di cosí far rispose.