Pagina:Straparola - Le piacevoli notti I.djvu/301

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Eritrea, di natural colore nel viso depinta, nulla rispose. Alteria, la quale appresso lei sedeva, vedendo il suo enimma esser fornito e da tutti commendato assai, e sapendo che a lei per ordine toccava la volta di favoleggiare, sì come alla Signora piacque, una favola non meno da ridere che da commendare in tal guisa incominciò.


FAVOLA II.


Adamantina, figliuola di Bagolana Savonese, per virtù di una poavola, di Drusiano Re di Boemia moglie divenne.


Sì potente, sì alto e sì acuto è l’intelletto de l’uomo, che senza dubbio supera e avanza tutte l’umane forze del mondo. E però meritamente dicesi l’uomo savio signoreggiare le stelle. Laonde mi soviene una favola, per la quale agevolmente intenderete, come una povera fanciulletta, dalla fortuna sovvenuta, d’uno ricco e potente Re moglie divenne. E quantunque la favola breve sia, sarà però, se non m’inganno, tanto più piacevole e ridicolosa. Prestatemi adunque l’orecchie vostre attente ad ascoltarmi, sì come per lo adietro fatto avete a queste nostre onestissime compagne, le quali si hanno più tosto da sommamente lodare, che in niuna parte biasmar di voi.

In Boemia, piacevoli donne, non è gran tempo che si trovò una vecchiarella, Bagolana Savonese per nome chiamata. Costei, essendo poverella ed avendo due figliuole, l’una de’ quai Cassandra, l’altra Adamantina si addimandava, volse di quella poca povertà, che ella si trovava avere, ordinare i fatti suoi e contenta morire. E non avendo in casa nè fuori cosa alcuna di cui testare potesse, eccetto che una cassettina piena di stoppa, fece testamento; e la cas-