Pagina:Straparola - Le piacevoli notti I.djvu/97

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disse Dimitrio; e mi converrà partire. Disse Polissena! Voi vi potreste andare; e, non volendovi andare per essere stanco, chiamate Manusso, nostro compare, qui vicino, che vi farà questo servigio. — Tu dici bene, disse Dimitrio. Manusso, chiamato, venne, e fece quanto commesso li fu. Vennero adunque li fratelli di Polissena a Dimitrio, e allegramente desinarono insieme. Levata la mensa, disse Dimitrio: Cognati miei, io non vi ho mai mostrata la casa, nè anche le vestimenta ch’io fei a Polissena, vostra sorella e nostra moglie; e però sarete contenti di vedere come da me è ben trattata. Levati su, Polissena, da sedere, e dimostriamo un poco la casa a’ tuoi fratelli. E, levatasi, Dimitrio li dimostrava i magazzini pieni di legna, di formento e d’oglio e di mercatanzie; e appresso questo le botti piene di malvagia, di greco e di altri preziosi e trabocchevoli vini. Indi disse alla moglie: Mostrali il tuo pendente, e le grossissime perle e di molta bianchezza. Cava fuori di quella cassettina i smeraldi, i diamanti e le altre preziose gioie. Or che vi pare, cognati? non è ben trattata la sorella vostra? A cui risposero tutti: Noi lo sapevamo, e noi, se non avessimo intesa la buona vita e condizion vostra, non vi averessimo data nostra sorella in moglie. E, non contento di questo, le comandò che le casse aprir dovesse, e li mostrasse le sue belle vestimenta di più sorte. Ma Polissena, quasi tutta tremante, disse: Che fa bisogno di aprir casse e dimostrarli le vestimenta mie? Non sanno che voi mi avete orrevolmente vestita, e vie più di ciò richiede la condizione nostra? Ma Dimitrio, quasi adirato, disse: Apri questa cassa, apri quest’altra; — e mostravali le vestimenta. Ora restava una sola cassa che fusse aperta, e di essa non si trovava la chiave; perciò che vi era il prete nascoso dentro. Laonde Dimitrio, vedendo che non si poteva