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distanti 4m,50 l’uno dall’altro e con rotaie d’acciaio, compreso il valico di un numero ordinario di corsi d’acqua, può tenersi nei limiti di L. 43750 al chilometro, escluse le stazioni e le indennità del terreno. È una spesa che non mi pare, piccola, salvo che la si paragoni a quella che costerebbe la stessa strada costrutta al modo ordinario e con molte ondulazioni, od acque, o terreni cattivi.

Il progetto del Sig. Fell differisce dal predetto in ciò che le rotaie hanno una sola testa su cui girano le ruote che portano il veicolo, alla estremità inferiore del quale è, da ogni parte della trave, assicurato un rullo orizzontale che si appoggia a guide collocate lungo i pali sotto la trave. Egli è in sostanza ritornato all’idea del 1837, di cui ho sopra fatto menzione. Una linea di questo genere è stata recentemente costrutta nelle magone di Furness, delle quali il Sig. Fell è coproprietario; essa è lunga 1600m e lo scartamento delle rotaie è di 0m,20: il suo costo, non comprendendo le stazioni ed il materiale mobile, fu di L. 25 mila in tutto, ossia L. 15600 al chilometro; l’altezza dei pali varia da 1 a 6 metri; l’esercizio è fatto con una macchina fissa ed una fune continua; la linea è destinata ad un trasporto di 5000 tonnellate all’anno. Non si può per anco giudicare se e fino a qual punto questa costruzione abbia corrisposto alle speranze del suo autore, il quale però propose al Governo del cantone di Vaud di applicarla alla linea da Ouchy a Losanna, la quale, al pari della tratta da Camerlata a Como, è l’oggetto dei più accaniti attacchi di tutti gli inventori. Secondo la proposta del Sig. Fell la detta linea si farebbe con rotaie distanti fra loro 0m,45 e capace di trasportare 1000 persone al giorno. Devo poi notare che le ruote, le quali nel progetto Humphrey stanno dentro al carro, nella linea Fell sono fuori di esso, cioè vi ha un paio di ruote avanti ed un paio di ruote dietro al carro, che giace in mezzo ad esse: così si aumentò la base di stabilità, ed inoltre il veicolo risulta, per eguale capacità utile, meno largo, poiché i due sedili D, D (fig. 10) vengono nel vagone Fell a trovarsi sopra la trave ed i loro dorsi si toccano.

VIII. Ferrovie sospese. — Un altro passo nello stesso senso e siamo alle vie aeree, di cui oramai sono numerose le applicazioni in ogni parte del globo e che tuttavia possono chiamarsi ferrovie poiché i veicoli poggiano e scorrono sul ferro. L’introduzione pratica, per non dire l’invenzione, di questo sistema è dovuta all’inglese Sig. Hodgson, il quale, per persuadere