Pagina:Svevo - Corto viaggio sentimentale e altri racconti, 1949.djvu/292

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pellarsi anche ai carabinieri. E gli serviva solo di pretesto il pericolo da lui corso. La ragione intima che lo animava era l’odio per il lavoro male organizzato. E mi raccontava: «Quando si nasce disgraziati! Io non feci mai del male a nessuno e tutti mi odiano perché voglio mettere ordine e perché non posso soffrire un lavoro male iniziato!». Non era la prima volta che veniva a Udine; era la seconda. Ci venne la prima volta in cerca di un po’ di riposo: Udine era una città abbastanza popolosa ed egli avrebbe potuto riposare prima che tutti l’avessero preso in odio.

Fu l’offerta di un posto straordinario che gli venne dal suo paese natio per cui lasciò la prima volta Udine. «Si trattava di un lavoro» mi confessò candidamente «in cui non c’era niente da fare. Ora a me il lavoro piace ma pensavo che se trovavo un lavoro pel quale non occorreva lavorare doveva certo essere un lavoro ben organizzato e perciò lo accettai con entusiasmo.» Lasciò Udine e con dieci ore di buon cammino raggiunse il suo paese natio. Amava di camminare. «Altri può credere» diceva «che il moversi sulle ruote sia un perfezionamento in confronto al moversi sulle gambe. Io no! Credo sia un modo di riposare quello di moversi.» Impiegò tre giorni per fare quelle dieci ore di cammino. Ricordava che a Chiavris una grossa pietra lanciata da qualcuno celato dietro un muro gli era passata dinanzi al naso. Se ne fosse stato colpito la sua testa benché dura sarebbe andata in pezzi. «Eppure io a Chiavris non ho lavorato mai. C’è tanta cattiva gente a questo mondo. Forse non mi conoscevano. Eppure io ho un sospetto. Lavorai una volta con un operaio che dovrebbe abitare a Chiavris. Ma non credo sia stato lui... perché io feci per suo bene. Era impiegato permanentemente da un droghiere e presero me come avventizio perché invece di un molinetto che lavorava di solito a macinare pittura bisognava per qualche giorno lavorare in due. Dio mio! Era un lavoro che faceva schifo! Impiegare un’anima umana a far girare, girare una ruota per produrre un filo di pittura male impastata. Non era facile prendere un motorino elettrico ora che la forza elettrica non costa quasi nulla? Restai un giorno e mezzo a