Pagina:Svevo - Corto viaggio sentimentale e altri racconti, 1949.djvu/342

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lentino. Quando ha un’opinione è molto sicura; la dichiara, la commenta, la illustra con le immagini piú materiali, talvolta offensive. Quando si confidò a me dovette scusarsi che egli subito alla morte di Valentino, per piangerlo, non aveva trovato di meglio che di voler sposarne subito la moglie, egli mi spiegò che veramente egli riconosceva che cosí si dimostrava meno amico di Valentino, ma ciò era compensato dall’enorme generosità che Valentino aveva dimostrata per lui, proprio come quel marinaio che trovandosi per varie settimane solo con un amico su una zattera alla deriva sull’Oceano, morí a tempo per divenire pasto e salvezza all’altro. Aveva trovato l’immagine atroce e come la disse a me l’avrebbe detta ad Antonia stessa. Spiegava tutto tale immagine ed egli aveva la massima che a questo mondo era importante d’intendere tutto.

Io sono stato il primo ad accorgermi di tanta speranza. Ne parlai subito a Carlo ch’è piú spesso con me. Carlo col suo fare sicuro mi disse che i miracoli a questo mondo non potevano ripetersi.

«Quali miracoli?» domandai io stupito.

«Il miracolo di Valentino che sposò Antonia.»

Io fui offeso. Che miracolo occorre per sposare una delle piú belle donne di Trieste? Era stata la gioia della nostra famiglia quella bella bambina, il gioiello nostro, l’ammirazione di tutti i nostri amici, e ancora adesso quando si parla di lei, la si qualifica di bella, bella come la zia Ada, mentre la figlia di Ada che è a Buenos Aires è brutta com’era brutta la mia cara Augusta. Ogni essere è composto di bruttezza e bellezza; bisogna lasciargli il tempo per manifestarsi tutto.

E per ritorcere l’offesa raccontai a Carlo della proposta del Bigioni al quale avevo promesso di non parlarne che con Antonia. E Carlo rimase tanto stupito che lasciò cadere la sigaretta a terra. Si mise a ridere: I miracoli si ripetono. Da allora, compreso Carlo, tutti noi sopportammo meglio la compagnia del Bigioni. Tutti lo circondammo della nostra protezione, tutti lo sopportammo ed amammo, meno Antonia ed Umbertino.