Pagina:Svevo - Corto viaggio sentimentale e altri racconti, 1949.djvu/75

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vissuto alla lettera per lui. Certo lo seccava (ed il signor Aghios sorrise di nuovo) che quand’egli trovava bella una donna, essa subito interveniva a criticarne il naso o la figura. Eppoi essa lo accettava e amava com’era fatto, ma troppo spesso lo incitava di essere meno distratto e piú accorto. Insomma veniva costantemente esercitata una pressione su di lui ed egli ora, in viaggio, libero, tentava di ritrovarsi intero. Certo, doveva riconoscere che la pressione non era tanto grave quanto quella che su lui tentava di esercitare quel signor ispettore viaggiante...

A proposito! L’ispettore, che per parecchio tempo era rimasto a guardare fuori della finestra in un sogno vago, quasi fosse alla ricerca di ulteriori idee politiche, s’era abbandonato sul sedile e dormiva russando leggermente.

Di gusto il signor Aghios si mise a ridere e al suono del suo riso l’ispettore non si mosse affatto. Era un bravo uomo quest’uomo d’affari, che si diceva tanto accorto e che dopo di aver raccontato pubblicamente di tener in tasca centocinquantamila lire si metteva a russare. Il signor Aghios si sentí sollevato, come quando trovava la moglie in sbaglio di distrazione. Questo predicatore qui era veramente ridicolo! La vendetta del signor Aghios sarebbe stata piú completa se gli fosse stato permesso di rubare quelle banconote. Sarebbe stata una grande soddisfazione di andarsene con quelle centocinquantamila lire. Peccato non essere un ladro! E il signor Aghios, senza nessuna intenzione di attuarlo, studiò il piano per arrivare a quel portafogli da cui avrebbe preso il denaro e anche le carte d’affari, per distruggere queste ultime, visto che bisognava dare una lezione completa a quel grand’uomo. Era tanto semplice! Bisognava sbottonare la giubba chiusa da un bottone solo e, arrivato al portafogli, estrarlo lentamente secondando il movimento del treno.

Il biondino nell’altro cantuccio si agitò, come se nel sonno avesse avuto un incubo.

Non ce ne sarebbe stato di bisogno, perché il signor Aghios mai piú avrebbe proceduto ad attuare il piano. Il suo pensiero era tanto libero precisamente perché ogni attuazione ne era